martedì 22 novembre 2011

Il peso eccessivo e consumo di droghe

Un'indagine condotta in Italia rivela che fra gli studenti delle scuole superiori con disturbi alimentari il consumo di sostanze illegali è decisamente maggiore rispetto ai coetanei di peso normale. Il consumo eccessivo di cibo nei soggetti obesi è infatti caratterizzato da una perdita di controllo simile al comportamento compulsivo osservato nei consumatori di droghe illegali e negli alcolisti.


Un'indagine condotta su oltre 33.000 studenti italiani delle scuole superiori rivela che gli adolescenti con un peso che si discosta dalla norma, sia sovrappeso sia sottopeso, consumano dal 20 al 40 per cento più droghe illegali rispetto ai loro coetanei di peso normale. Lo studio, 
pubblicato sulla rivista “plosONE” (...) "In particolare, considerando l'uso frequente (10 o più volte negli ultimi 30 giorni), per la cocaina si osserva una percentuale d'uso nei normopeso dello 0.3% e nei sovrappeso dello 0.6%; per l'eroina e per gli allucinogeni i valori sono rispettivamente 0.3% - 0.7%; per gli stimolanti, normopeso 0.4% - obesi 0.7%; per i tranquillanti, normopeso 0.6% - sovrappeso 1.2%. Se invece consideriamo globalmente gli adolescenti con un peso che si discosta dalla norma (sovrappeso e sottopeso), il maggiore consumo di stupefacenti è del 20-40%". Il divario non vale per la cannabis, che vede anzi una leggera prevalenza tra i normopeso con il 2.4% contro il 2.1% dei sovrappeso."  Anche per altri comportamenti a rischio come il fumo di sigaretta e il binge drinking (cinque o più bevute nella stessa occasione) si segnala una preponderanza fra gli adolescenti sovrappeso. "Per le ubriacature abbiamo rilevato una frequenza tra i normopeso del 14% e tra i sovrappeso del 17%. Per i fumatori la percentuale tra i normopeso è del 26.6% mentre tra i sovrappeso del 30.5%".

L'ipotesi da cui sono partiti i ricercatori per condurre questo studio è che l'obesità implichi dipendenza da cibo, così come si verifica nell'abuso di altre sostanze. Anche il consumo eccessivo di cibo nei soggetti obesi è caratterizzato infatti da una perdita di controllo simile al comportamento compulsivo osservato nei consumatori di droghe illegali e negli alcolisti. Un'ulteriore analisi ha mostrato che il rapporto tra questi due fattori è in buona parte mediato da fattori psicosociali come livello di istruzione, autostima, rapporto con i genitori, e amicizie.

Gli adolescenti sono un target importante di indagine e di prevenzione in questo settore. In primo luogo, perché il peso e l’abitudine a mangiare in modo anomalo acquisiti nei primi anni di vita vengono con elevata probabilità mantenuti nell'età adulta: circa un terzo (dal 26 al 41 per cento) dei bambini età prescolare, la metà (dal 42 al 63 per cento) dei bambini in età scolare, e 
FINO AL 70% DEGLI ADOLESCENTI OBESI DIVENTANO INFATTI ADULTI OBESI
In secondo luogo, la comparsa precoce di obesità comporta la prolungata esposizione ai fattori di rischio che sono correlati a tale condizione. In terzo luogo, la tossicodipendenza inizia a questa età e gli adolescneti sono anche estremamente sensibili alle influenze psicosociali.

Le radici sociali del problema
I ricercatori sottolineano come, (...) Va sempre tenuto a mente che gli atteggiamenti alimentari e l’immagine di sé dipendono fortemente dal retroterra culturale e dalla pressione sociale. I disturbi alimentari e la tossicodipendenza possono indicare una bassa autostima, modulata almeno in parte dall'interazione con i coetanei e genitori.[1]


Fonte: [1] Le Scienze 


Colgo l'occasione per ricordare che stanno partendo di nuovo i Corsi di Educazione Alimentare del Progetto Educ.Ali.

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