lunedì 14 dicembre 2015

Gotta. Quali alimenti possono scatenarla?

I livelli di acido urico nel sangue stanno aumentando. Attenzione non solo alla carne rossa, ma agli eccessi di pesce, al fruttosio come dolcificante e ai superalcolici



La gotta, malattia infiammatoria delle articolazioni, e prima ancora l’iperuricemia, che ne costituisce il principale fattore di rischio, sono argomenti di grande attualità. Dagli studi epidemiologici, infatti, emerge che i livelli di acido urico nel sangue stanno aumentando a causa dell’epidemia di sovrappeso e delle modificate abitudini alimentari. 



La dieta come prevenzione
«È un dato che merita attenzione - avverte Claudio Borghi, professore di Medicina Interna all’ Università di Bologna - perché l’iperuricemia si associa anche a un aumentato rischio di ipertensione arteriosa, sindrome metabolica e malattie cardiovascolari. Tale effetto risulta evidente già in età pediatrica e tra gli adolescenti nei quali interventi dietetici basati sul controllo dei livelli di acido urico potrebbero risultare di grande utilità preventiva». La dieta è quindi uno dei principali fattori sui quali intervenire: ma quale dieta? Esaminando i consigli per la prevenzione (e la gestione) di iperuricemia e gotta, fra gli alimenti da evitare o moderare si trovano, oltre a frattaglie, molluschi, selvaggina, estratti di carne, anche cereali integrali, legumi, frutta secca a guscio, ortaggi come spinaci e cavolfiori.



Purine da alimenti di origine animale
Il motivo? Il contenuto di purine, sostanze presenti in quantità variabile negli alimenti (ma anche nelle nostre cellule), dal cui metabolismo deriva l’acido urico. «In realtà - spiega Leonardo Punzi, direttore dell’Unità di reumatologia dell’Azienda ospedaliero- università di Padova, coautore di una recente revisione su questi temi, pubblicata su Swiss Medical Weekly - in iperuricemia e gotta la restrizione delle purine va limitata ai soli alimenti di origine animale. Lo confermano studi epidemiologici in cui il consumo di cereali integrali, frutta secca, legumi, oltre a frutta poco zuccherina, latte e derivati - a ba
Comunque, poiché tutte le carni e i pesci contengono purine meglio evitare quelli che ne sono più ricchi e in generale attenersi a 100 grammi per la carne e a 150 per il pesce. Ancor prima, fate attenzione al fruttosio, specie se usato in elevate quantità come dolcificante, ai superalcolici e alcolici, anche se il vino rosso pare non creare problemi, se assunto con moderazione. Importante anche una buona idratazione, la pratica regolare di attività fisica e, se necessario, un calo di peso».


Fonte:
www.corriere.it

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